16 Mag 2014

Grave Cryptosporidiosi in Piscine di Alberghi a Palma di Maiorca – Spagna

Piscine contaminate dal Cryptosporidium provocano una grave epidemia in Spagna. Centinaia di persone infettate in oltre 20 alberghi di Palma di Maiorca – (Ampio resoconto disponibile su Google <Alcudia Pins Hotel Cryptosporidium>)

Nel 2003-2004 più di tre milioni di Sterline Inglesi sono state versate a molte centinaia di turisti inglesi per il risarcimento dei danni dovuti all’epidemia di cryptosporidiosi che li ha colpiti in numerosi alberghi di Palma di Maiorca. Un elevato numero di turisti ha continuato a soffrire dei sintomi dell’infezione, inclusa la sindrome del colon irritabile, per un lungo periodo di tempo.
Il Cryptosporidium è un protozoo parassita, a forma di cisti, notoriamente molto resistente al cloro. E’ largamente diffuso nell’ambiente ed in special modo nelle acque superficiali portato dal guano degli uccelli e da altri animali. L’infezione si trasmette per via orale con l’ingestione di acqua e cibi contaminati e in conseguenza di ciò il Cryptosporidium si insedia nell’intestino dove si moltiplica, producendo un elevato numero di nuove cisti che replicano il ciclo di diffusione.
Nel 1993 a Milwaukee, negli USA, la più grande epidemia, con circa 400.000 persone infettate e oltre 100 morti.
Più recentemente una seria Cryptosporidiosi, verificatasi nell’estate 2003 all’Alcudia Pins Hotel, di Maiorca, e in un’altra ventina di alberghi dell’isola, ha colpito molte centinaia di ospiti, frequentatori delle annesse piscine.

La sintomatologia, vomito e diarrea, è stata quella classica della malattia che, occorre ricordarlo, può essere fatale per i bambini e per gli anziani con ridotte risorse immunitarie. Molti di questi hanno dovuto essere ricoverati in Ospedale.

Questi eventi hanno prodotto numerose richieste di informazioni ai produttori di impianti UV per piscine circa la possibilità di distruggere questo pericoloso microrganismo con i raggi UV.

Al riguardo bisogna rilevare che la disinfezione con UV, per eliminare il Cryptosporidium nei Parchi Acquatici, nelle Piscine e nelle Spa, realizzata con lampade a media pressione, è già largamente usata specialmente negli Stati Uniti, rivelandosi uno dei pochi metodi con dimostrata capacità di rendere inoffensivo questo microrganismo come, ad esempio, descritto nel testo “Evaluation of Inactivation of Cryptosporidium parvum Oocysts in Recreational Water” – November 1999 – Clancy Environmental Consultants, Inc.

Gli UV altamente efficaci per l’eliminazione anche di altri batteri, virus e muffe presenti in piscina, sono impiegati da quasi cento anni nei processi delle industrie farmaceutiche, alimentari e delle bevande, che richiedono, tutte, il più alto standard di pulizia.

Schema di principio impianto UV in Piscina

In aggiunta alla inattivazione del Cryptosporidium, i benefici degli UV a media pressione, in piscina, comprendono anche la dissociazione delle cloroammine, sottoprodotti tossici e nocivi del cloro, responsabili degli odori sgradevoli e dell’irritazione agli occhi ed alla pelle dei bagnanti e della corrosione degli impianti. Fenomeni, questi, più frequentemente associati alle piscine pubbliche.

Gli UV a media pressione consentono l’impiego del cloro al livello minimo previsto dalle autorità sanitarie di controllo, riducendo, conseguentemente, anche il rischio dei trialometani (THM), notoriamente sospettati di cancerogenità e di indurre l’asma bronchiale nei bambini.

I sistemi UV proposti da Ecolifeprojects S.r.l., di dimensioni compatte, si integrano facilmente nel circuito di ricircolo della piscina, occupando uno spazio minimo nella sala di manovra della struttura natatoria. La manutenzione è limitata alla periodica sostituzione della lampada e del tubo di quarzo ed alla revisione del pulitore automatico. Semplici operazioni effettuabili dal normale personale dello staff opportunamente istruito.