Applicazione con Tecnologia

Ultravioletti

Se nelle piscine pubbliche esistono regole molto precise e organismi di controllo esterni ed interni, tale condizione e praticamente inesistente delle piscine private. Il disagio che deriva dallo sviluppo delle cloro ammine quali occhi rossi, riniti, asma, ecc. è meno avvertito nelle piscine scoperte, quali sono la maggioranza delle piscine private, ma le cloro ammine si formano ugualmente e agiscono essenzialmente sui nuotatori.

In tali piscine, però, aumentano enormemente i rischi d’inquinamento batteriologico poiché sono più alte le possibilità di contaminazione dell’acqua da Cryptosporidium parvum, contenuto nel del guano degli uccelli.

Per questo pericoloso microrganismo che provoca forti enteriti non c’è praticamente rimedio poiché il cloro, comunque immesso, con la concentrazione che si usa in piscina, richiede almeno 7000 ore per inattivarlo.

L’impiego dei raggi ultravioletti in queste piscine è molto raccomandato poiché supplisce benissimo alle carenze di disinfezione che possono verificarsi nella gestione abituale con il cloro, agisce sui microrganismi cloro resistenti prima citati e riduce di molto l’utilizzo dello stesso cloro aumentando il benessere complessivo per i frequentatori della piscina.

L’aggiunta di un decalcificatore elettronico, che trasforma i Sali disciolti in acqua, in fine sospensione, poi, elimina la formazione di calcare, riduce il consumo di cloro fino anche al 35% e l’acqua non procura più problemi ai capelli favorendo anche una pelle “setosa” non più irritata.

Il processo elimina l’impaccamento dei filtri aumentandone così la vita, i sali di calcio in sospensione flocculano sui filtri migliorandone il rendimento. Condotte e vasca non s’incrostano e le pareti piastrellate hanno vita più lunga perché le fughe sono sottoposte ad acqua meno aggressiva.