Tecnologia Anticalcare

I più diffusi sistemi tradizionali per evitare la formazione di calcare, sono basati su particolari resine a scambio ionico, che cedono sodio incorporando calcio.

Questi sistemi, che comunque non disincrostano le condotte idriche, comportano un incessante consumo di sale e richiedono anche una assidua manutenzione.

Poiché il “letto” di resine si presta a diventare un incubatore per specie di microrganismi anche patogeni e quindi pericolosi per l’uomo, è obbligatorio che si preveda l’accurata disinfezione dell’acqua che li ha attraversati (L. 449/90).

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Risale a oltre sessanta anni fa la scoperta dell’azione fisica del magnetismo capace di eliminare gli effetti incrostanti del calcio nell’acqua, attraverso la modifica della forma dei cristalli, da calcite in aragonite. L’elemento così modificato sarà privo di carica superficiale che gli impedirà di fermarsi sulle pareti delle tubazioni.

I magneti permanenti hanno evidenziato, nel tempo, una serie di problemi tra cui una determinata velocità minima dell’acqua e la difficoltà a poter essere utilizzati per tubazioni di diametro elevato.

Un magnete richiede, a monte della sua installazione, un sistema di filtrazione, al fine di rimuovere le particelle che potrebbero essere attratte dal magnete stesso e provocare la riduzione del diametro della condotta fino a, talvolta, a ostruirla del tutto. La sua efficacia inoltre può improvvisamente svanire senza che ci sia modo di venirne a conoscenza.

Più di trentanni fa Scalewatcher, mutuando l’effetto dei magneti permanenti, ha brevettato e realizzato dei dispositivi elettronici introducendo il principio della D.D.M.F. (Dynamic Distortion of Molecular Forces).

L’applicazione è possibile anche su tubazioni di grandi dimensioni, fino a diametri di oltre 2500 mm.

L’applicazione è possibile anche su tubazioni di grandi dimensioni, fino a diametri di oltre 2500 mm.

I dispositivi elettronici anticalcare Scalwatcher non hanno bisogno di manutenzione e non richiedono lavori di modifica delle condotte, indifferentemente di metallo o plastica, poiché si applicano esternamente ad esse. L’acqua rimane del tutto inalterata nella sue qualità organolettiche perché i sali minerali essenziali per la sua salubrità non sono eliminati.

Questo meccanismo, oltre ad impedire la progressiva formazione d’incrostazioni calcaree, produce il progressivo dissolvimento dei depositi di calcare formatisi in precedenza, smaltendoli poi con il flusso stesso dell’acqua.

Tali dispositivi anticalcare elettronici, sono essenzialmente costituiti da una centralina che attraverso opportuni avvolgimenti ad essa collegati e posti sulle condotte da trattare, trasferiscono nell’acqua l’effetto del campo elettrico generato, assicurando ottimi risultati anche nel caso di acque stagnanti o flussi lenti.

Applicazioni Tecnologia Anticalcare

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