Per quanto riguarda la natura del processo UV restano valide le basi tecniche e applicative già espresse nella pagina riguardante l’uso degli UV per l’acqua potabile.

Si può aggiungere che nel trattamento dei reflui depurati, le condizioni d’impiego dellatecnologia UV si trova a fare i conti con un tipo di fluido con un cattivo valore di Trasmittanza T10, di solito intorno al 60%, e una forte colonia batterica anche, per un depuratore di corretto funzionamento, di 30000 individui

L’acqua, elemento indispensabile per la vita di ogni specie, animale o vegetale, sul nostro pianeta, quando è destinata all’uso dell’uomo

deve avere caratteristiche non ne compromettano la salute e quindi la sua sopravvivenza.

Configurando gli impianti UV con un adeguato livello di energia irradiata (dose UV) si possono inattivare tutti i tipi di microrganismi.

L’acqua distribuita dalle reti pubbliche contiene un valore residuo di cloro che potrebbe causare un effetto negativo sul processo. Le lampade UV a media pressione sono in grado di distruggere sia il cloro libero che le cloro-ammine.

La disinfezione con raggi ultravioletti è il metodo più appropriato perché non influenza la chimica dell’acqua che alimenta la rizosfera e non apporta additivi organici che possono interferire con lo sviluppo della piantina.

Alcune specie batteriche che popolano la rizosfera, Enterobacter, Pseudomonas, Ralstonia e Staphylococcus, resistenti agli antibiotici sono invece facilmente abbattuti dagli UV.

Il sistema di trattamento dell’acqua della piscina con un impianto a raggi ultravioletti a media pressione aumenta la soddisfazione dei bagnanti

perché migliorano di molto la qualità dell’aria e dell’acqua e va incontro alle esigenze del gestore perché riduce i costi di gestione.