I decalcificatori elettronici Scalewatcher efficaci sul bio-film

TEST DI LABORATORIO – MARZO/GIUGNO 2014

A seguito di prove commissionate dal gruppo Scalewatcher North America, Inc. – Oxford, PA, effettuate in laboratorio e sul campo da una struttura di analisi indipendente, è stato dimostrato che i dispositivi elettronici di condizionamento dell’acqua Scalwatcher, hanno un marcato effetto sullo sviluppo di nuove colonie batteriche e su quelle esistenti in acqua (bio-film).

Le prove effettuate da marzo a giugno 2014 hanno dimostrato l’efficacia dei campi elettrici e magnetici sullo sviluppo del bio-film. Si è evidenziata anche una chiara relazione tra le colonie batteriche in via di sviluppo e il materiale del tubo.

Anche se c’erano già state segnalazioni sugli effetti dell’applicazione delle unità Scalewatcher sul bio film, in diverse condizioni dello specifico ambiente, La serie di test di laboratorio ha fornito importanti conoscenze di base per sottolineare il meccanismo e quindi programmare ulteriore approfondimenti.

Il Biofilm è costituito da colonie di batteri che proliferano praticamente su qualsiasi superficie, compreso il rame dei tubi, materiale che in precedenza si pensava avesse proprietà “battericida”. Questa proprietà ora si è visto che non ce l’hanno e si conferma perciò che i batteri sono i “padroni dell’universo” in quanto in grado di svilupparsi su qualsiasi materiale, rame compreso.

Tra i primi a lavorare su questo argomento il prof. Hans Curt Flemming, tedesco, che nel 1993 ha sottolineato che in qualsiasi tipo di acqua possono essere trovate una varietà di batteri in diverse fasi, da attiva a dormiente.

In sostanza mentre i batteri possono sopravvivere come dormienti per un tempo estremamente lungo, se si applicano le giuste condizioni possono diventare istantaneamente attivi, diffondendosi e formando nuove colonie in breve tempo.

Modelli scientifici dimostrano come e quando funziona il bio film e come si diffonde. In questi modelli svolgono un ruolo importante piccole particelle, dell’ordine delle dimensioni dei pori della membrana che ricopre il batterio (1 micron e anche meno) che costituiscono quelle parti organiche disciolte nell’acqua (DOC), di cui si alimentano i batteri.

I Batteri responsabili della formazione del bio-film

Il tipo di crescita del batterio e delle relative colonie, dipende dalle condizioni di vita del batterio. Alcuni batteri preferiscono tubi di rame, tubi di ferro e di altro materiale. Si sono individuate, in particolare, numerose varietà di bio-film che possono essere presenti nei tubi di plastica, di tutti i tipi. Vedere la serie di test 1.

Il trattamento convenzionale delle acque, disinfettate con il cloro, ha solo un limitato effetto sul bio-film in quanto il cloro agisce bloccando la porosità della membrana, restando quindi all’esterno di essa.

Con la membrana ostruita i batteri non possono alimentarsi, ma possono comunque sopportare questa condizione per un certo tempo, diventando di nuovo attivi quando il cloro perde una determinata concentrazione.

Se il cloro viene costantemente aggiunto all’acqua che contiene batteri, la membrana di questi si chiude progressivamente e dopo qualche tempo i batteri entrano in modalità dormiente. Essi comunque non vengono uccisi e in occasione di un calo del livello del cloro diventano di nuovo attivi. Pertanto, solo un trattamento permanente e globale di cloro impedirà l’ulteriore crescita del bio-film fermo restando che anche così i batteri non vengono uccisi.

Diversi rapporti di applicazioni hanno descritto strutture miste di bio-film e calcare. Si tratta di un fenomeno previsto, in quanto la formazione di incrostazioni e la formazione del bio-film sono supportati dalle stesse proprietà fisiche. Nei tubi, nei tratti ciechi delle condotte e in altre zone della rete idrica soggette a flusso modesto o a basso tempo di utilizzo. Inoltre, le proprietà della superficie di entrambe le strutture si sostengono a vicenda e cioè il bio-film offre al calcare una base per la sua formazione e il calcare protegge parzialmente il bio-film dagli attacchi del cloro.

Come Scalewatcher attacca il Bio Films

Flemming ha scoperto che i batteri del bio-film si nutrono di “Componenti Organici Disciolti” (DOC). Essi sono ingeriti dal batterio attraverso la membrana esterna, una membrana con pori di dimensioni nella gamma dell’ultra-nano filtrazione. Come altrove si è già dimostrato, la tecnologia Scalewatcher crea piccole particelle di carbonato, di tali livelli dimensionali e quindi i successivi test di laboratorio Scalewatcher si sono concentrati sull’ipotesi che queste piccole particelle possano attraversare la membrana e bloccare la digestione batterica semplicemente offrendo ai batteri troppo materiale non digeribile e quindi non nutriente.

Le particelle di carbonato di calcio attraversano la membrana poiché non sono riconosciute come “pericolose” dal bio-film. Il carbonato di calcio, infatti, è presente praticamente in quasi ogni tipo di acqua, dove ci sono anche strutture miste bio-film/calcare. La membrana che rimane quindi “aperta”, per consentire ai batteri di alimentarsi di particelle DOC, consente l’ingestione di particelle non digeribili che gradualmente disabilitano la loro capacità digestiva e ne provocano la morte.

Poiché le strutture combinate bio film/calcare si trovano spesso insieme e si sostengono a vicenda, la rimozione deve fare i conti con entrambi gli elementi. Come dimostrano le relazioni sulle applicazioni, Scalewatcher non ha solo un impatto sul biofilm, ma ammorbidisce anche il calcare che gradualmente frazionato elimina la struttura di supporto per il bio film. L’effetto finale di Scalewatcher è quindi la rottura della struttura combinata bio-film/calcare e dei suoi componenti, che vengono progressivamente portati via dal flusso d’acqua.

Procedura delle prove

I numerosi test sono stati effettuati utilizzando terreni di coltura standard, universalmente riconosciuti, quali “Tryptone SoyaAgar / Caseinpepton-Sojamehlpepton-Agar – Agar Gelose Tryptone“ PO5012A. I terreni di coltura sono stati preparati con l’impiego di piastre metalliche, di differente natura, per simulare l’influenza di diversi materiali del tubo.
Per tutti i componenti, inoltre, sono state effettuate prove “cieche”. I terreni di coltura sono stati inoculati con diversi tipi di liquidi e una cultura “cieca” senza alcun liquido.

I test sono stati divisi in tre gruppi:

Nel gruppo Serie 1, e stata osservata l’influenza che hanno diversi metalli, sulla crescita di batteri, in acqua non trattata.

Nel gruppo Serie 2, i terreni di coltura inoculati sono stati lasciati in incubazione per un paio di giorni. Un analogo campione è stato sottoposto, durante l’incubazione, a un campo elettromagnetico generato da un dispositivo Scalewatcher per verificare la differenza nella crescita.

Nel gruppo Serie 3, sono state osservate colonie batteriche già formate, in acqua trattata e acqua non trattata, per verificarne l’ulteriore crescita o il declino.

I risultati hanno mostrato che il campo elettromagnetico, generato da Scalewatcher, ha avuto un effetto notevole sui batteri il cui sviluppo è stato molto inferiore rispetto a quello dei campioni non trattati.

I dati, è bene chiarirlo, non forniscono una prova scientifica di come Scalewatcher interagisca con il bio-film, ma hanno fornito suggerimenti preziosi sui meccanismi del processo. Test a lungo termine sono in corso per acquisire dati più approfonditi.

Gli esperimenti con succo d’arancia, non rappresentati in questo rapporto, hanno mostrato risultati simili a quelli con la sola acqua.

Gruppo Serie 1.

Influenza di diversi tipi di metalli sulla crescita dei batteri in acqua per due giorni. Temperatura ambiente 20 ° C. Nessun trattamento. È stato utilizzato l’acqua del rubinetto normalmente clorata.

Il campione con la plastica ha sviluppato la massima varietà di tipi di batteri.
N. B.:Copper = Rame; Galvanized iron = ferro zincato

Gruppo Serie 2.

Influenza di un campo elettrico e magnetico sul tasso di crescita dei batteri. Un mezzo di coltura è stato inoculato e lasciato in incubazione per tre giorni (a sinistra), la stessa procedura è stata contemporaneamente eseguita su un supporto simile ma in trattamento con un campo elettromagnetico. (Destra). Si nota chiaramente che la crescita dei batteri sotto l’influenza di un campo elettromagnetico, nella stessa unità di tempo, è sensibilmente inferiore.

 

Gruppo Serie 3

Influenza dell’acqua trattata in cui le colonie di batteri non sopravvivono.

Due terreni di coltura sono stati inoculati con gli stessi batteri e lasciati in incubazione per tre giorni senza alcun trattamento. Poi un terreno di coltura è stato sottoposto al campo elettrmagnetico di Scalewatcher. Entrambe le culture sono stati messe nelle condizioni di riprodursi.

 

Il gruppo Serie 3 indica che ci si può aspettare che le colonie batteriche in tubi dell’acqua zincati saranno significativamente ridotte quando è installato Scalewatcher.
Sia che si tratti di strutture domestiche, strutture commerciali o ambienti industriali.

Conclusione
Il trattamento delle acque con campi elettromagnetici ritarda la crescita di nuovi batteri e riduce le colonie presenti.

Questo spiega perché l’acqua trattata perde il suo cattivo odore e diventa più trasparente.
Il risultato positivo di un altro test è stato raggiunto nel trattamento di una torre di raffreddamento da 500 tonnellate, condotta per più di un anno, senza alcun prodotto chimico o biocida che non ha dato luogo a significative crescita di batteri e alghe. Anche in piscina si ottiene una certa riduzione batterica e un minore fabbisogno di prodotti chimici.
La conoscenza di questo fenomeno è poi estremamente importante per gli ospedali per via dell’elevato sviluppo della rete idrica interna e dei suoi numerosi rubinetti.

L’intelligente posizionamento delle unità Scalewatcher ridurrà l’onere della crescita di batteri indesiderati. Anche per le navi passeggeri, per il naviglio mercantile e aeroplani, questo tipo trattamento dell’acqua sarà utile per prevenire la crescita di batteri in contenitori d’acqua, tubazioni e/o punti di derivazione.